GIUSEPPE GARIBALDI
Presidente Onorario Perpetuo
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La Storia
LE ORIGINI (1860-1899)
Il 2 aprile 1860, Livio Zambeccari (1802-1862), patriota, carbonaro ed ex deputato della costituente della Repubblica Romana, annuncia la formazione di una commissione che ha il compito di promuovere l'associazione degli operai bolognesi. La commissione si riunisce il 9 aprile nell'aula magna del Liceo Musicale davanti a 208 operai e cittadini ed elegge il direttivo della nuova Società Operaia. Tra i sodali vi sono Zambeccari, l’esponente radicale Giuseppe Mattioli, lo scultore Giuseppe Pacchioni, l'industriale Filippo Manservisi, che sarà il primo presidente, e altri artigiani e piccoli imprenditori. La società annovera come reggitori ed amministratori illustri cittadini, letterati, scienziati, medici e giuristi quali Carducci, Filopanti, Pietro Loreta e Giuseppe Ceneri. La raccolta degli atti della società, sebbene incompleta, è divisa fra la biblioteca del Museo del Risorgimento di Bologna e la società stessa.
La prima sede è stabilita in via Vinazzetti 3128. Poco dopo la sua istituzione la società organizza al suo interno un comitato per lo studio delle condizioni di lavoro e per il collocamento. Il sistema diventerà un modello per uffici di collocamento organizzati dalle camere del lavoro sindacali. Nel 1863 l’operaia costituisce una società promotrice delle case per i poveri, e nel 1871 pone le basi della Lega per l'Istruzione del Popolo. Nel 1876 viene realizzata la cassa pensioni. Allo scopo di consentire ai soci operai modesti prestiti di denaro, garantiti sull’onore e sulla fiducia, viene costituito un fondo mediante le emissioni di obbligazioni che nel 1881 diventa la Cassa Cooperativa di Credito, successivamente Banca Operaia. Sempre a questo periodo risale la Biblioteca Popolare presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio. La Farmacia Cooperativa viene istituita nel 1899 non con lo scopo di fare concorrenza alle farmacie dei privati, bensì per devolvere i benefici netti dell'azienda a profitto della società stessa, profitto che si sarebbe concretizzato con l'erogazione gratuita dei medicinali ai soci infermi e fruenti di sussidio di malattia.
Augusto Majani Nasica, Ritratto di Quirico Filopanti, 1895 © Comune di Budrio
Tessera d'iscrizione all'Università Popolare (sopra) e convocazione della sezione femminile (sotto). Tratto da La società attraente - Cooperazione e cultura nell'Emilia Romagna, Bologna, 1976 © Museo Risorgimento Bologna
VERSO IL FUTURO (1900-PRESENTE)
È del 1880 l'adesione della Società Operaia al progetto formulato dalla società degli insegnanti per l'istituzione a Bologna di una scuola professionale femminile in collaborazione con la Lega per l'Istruzione del Popolo. Sempre in questo anno la Sezione Femminile diventa Società Operaia Femminile con una sua veste autonoma, propri organi amministrativi e propri bilanci. Nel 1890 le società femminile e maschile fondano una scuola di disegno che dà ottimi risultati. L’istituto dispone di un laboratorio di cucito per confezionare biancheria, maglieria a mano e modisteria. Il laboratorio è inoltre adibito per la decorazione di ceramiche, ricamo, stiratura, rammendo e produzione di fiori artificiali. Tra le materie di insegnamento troviamo il disegno geometrico e ornamentale, calligrafia, fisica, chimica, lingue italiana e francese, aritmetica, contabilità, geografia, istituzioni commerciali, economia domestica, igiene e morale. Il XX secolo viene inaugurato creando l’Università Popolare per la diffusione delle cognizioni utili alla vita intellettuale, tecnica, pubblica e privata del cittadino.
Nel periodo del fascismo l'Operaia vive una contrazione dei soci dovuta al richiamo alle armi. Nel 1914 la società tocca il suo massimo di iscritti con 4473, mentre scende a circa 1200 nel maggio del 1945. Nel 1952 Società Operaia, Farmacia Cooperativa e Cassa Cooperativa si uniscono in un gruppo solo. Nello statuto attuale della Società Operaia è scomparso il riferimento esplicito e specifico al mutuo soccorso, da cui il sodalizio aveva invece tratto la sua origine. Naturalmente questa è la conseguenza dell’intervento dello Stato sul piano delle istituzioni previdenziali e assicurativo-sociali. La società operaia bolognese però continua ad operare in tal senso, integrando o sovvenendo situazioni che difficilmente troverebbero adeguata soddisfazione altrimenti. Non è mai mancata nel corso della storia della società l’erogazione di contributi di solidarietà in occasione di terremoti, alluvioni e guerre anche nei confronti di Paesi Europei.
PRESIDENTI
SIMON
SERGIO
2023
MANSERVISI
FILIPPO
1860
LOLLINI
CARLO
1860
COLLIVA
CESARE
1861
TRARI
LODOVICO
1862
MARZARI
LUIGI
1862
RIMONDINI
GAETANO
1863
FILOPANTI
QUIRICO
1863, 1866
GALLETTI
GIUSEPPE
1865
BIGNAMI
GIUSEPPE
1869
BELLUZZI
RAFFAELE
1871
BELLENGHI TIMOLEONE
1872
VIGNADALFERRO GAETANO
1874
BERTI
FERDINANDO
1875
SCANDELLARI ADOLFO
1879
BENTIVOGLIO PAOLO
1880
BENFENATI
LUIGI
1881
FORLAÌ
ENRICO
1883
VENTURINI
ARISTIDE
1889
MOROSINI GIACOMO
1897
PARISINI
FAUSTINO
1898
PALMIERI
GIOVANNI BATTISTA
1900
CUPPI
GAETANO
1902
ZANARDI
FRANCESCO
1905
DALMAZZONI AUGUSTO
1906
GUIDASTRI EMANUELE
1916
BOCCHI
GIACINTO
1926
MURÈ
RUGGERO
1928
CAPELLI
ERMETE
1945
ALBERTI
ENEA
1946
ZANARDI FRANCESCO
1947
DEGLI ESPOSTI
DAGOBERTO
1950
BOSCHETTI
LUIGI
1958
FORCELLINI
MARIO
1961
BUA SIRCANA DANTE
1968
NUZZI
GIULIO CESARE
1983
GNUDI
GIUSEPPE
1990
DEGLI ESPOSTI
SERGIO
2001
NERI
GIANCARLO
2007
FERRARA
CALOGERO
2014
MARIANI
MARIO
2018